Forse da tempo accarezzi l’idea di vendere la tua casa. Non ti soddisfa più, le tue esigenze sono cambiate, la famiglia si è allargata o hai nuovi progetti in mente. Ma poi, tra mille impegni e la paura di affrontare il mercato immobiliare, hai sempre rimandato.
Ti dico una cosa: il tempo è prezioso. E nel caso della vendita di un immobile, lo è ancora di più perché il mercato immobiliare è in continua evoluzione: nuove tendenze, nuove esigenze degli acquirenti possono influenzare il valore e la vendibilità del tuo immobile così come può fare l’introduzione di nuove normative, ed è proprio questo il caso che interessa noi oggi.
Futuro green con la nuova normativa europea sulle case
Il tema della sostenibilità ambientale è sempre più centrale nell’agenda politica e sociale europea. L’edilizia, responsabile di circa il 40% delle emissioni di CO2 in Europa, rappresenta un settore chiave per la decarbonizzazione e la lotta al cambiamento climatico.
In quest’ottica, l’Unione Europea ha adottato la Direttiva sull’efficienza energetica degli edifici (EPBD), nota anche come “Direttiva case green“, che introduce nuovi requisiti minimi di prestazione energetica per gli edifici nuovi e ristrutturati.
L’obiettivo è ambizioso: Entro il 2050, l’intero parco immobiliare europeo dovrà essere a emissioni zero.
Per raggiungere questo obiettivo, gli edifici esistenti dovranno essere sottoposti a ristrutturazioni profonde per migliorarne l’efficienza energetica.
Ma analizziamo meglio il tutto.
Gli obiettivi della direttiva
La Direttiva case green si applica a tutti gli edifici, sia residenziali che non residenziali, e stabilisce che: a partire dal 1° gennaio 2030, tutti i nuovi edifici dovranno essere “ad emissioni zero”.
Ciò significa che dovranno essere progettati e costruiti in modo da non generare emissioni di gas serra in fase di utilizzo.
Per ciò che riguarda gli edifici residenziali esistenti, sappiamo che dovranno raggiungere la classe energetica E entro il 1° gennaio 2030 e la classe energetica D entro il 1° gennaio 2033.
Per gli edifici non residenziali, le scadenze sono il 1° gennaio 2027 per la classe energetica E e il 1° gennaio 2030 per la classe energetica D.
Misure per la transizione energetica
La Direttiva introduce inoltre una serie di misure per facilitare la transizione verso edifici più sostenibili, tra cui:
- Riduzione del consumo energetico: il parco immobiliare europeo è responsabile di circa il 40% del consumo energetico dell’UE. La Direttiva mira a ridurre questo consumo del 55% entro il 2030.
- Riduzione delle emissioni di gas serra: il settore immobiliare è anche responsabile di circa il 36% delle emissioni di gas serra dell’UE. La Direttiva mira a ridurre queste emissioni del 55% entro il 2030.
- Miglioramento della qualità dell’aria: l’aumento dell’efficienza energetica degli edifici contribuirà a migliorare la qualità dell’aria nelle città europee.
- Creazione di posti di lavoro: la riqualificazione energetica degli edifici è un settore in forte crescita che può creare nuovi posti di lavoro.
- Obbligo di installazione di pannelli solari su tutti i nuovi edifici pubblici e non residenziali di grandi dimensioni (oltre 250 mq) a partire dal 2027.
- Introduzione di nuovi sistemi di classificazione energetica degli edifici più rigorosi e trasparenti.
- Promozione di misure di finanziamento per le ristrutturazioni energetiche degli edifici.
Impatto sul mercato immobiliare
Che impatto ha la nuova normativa su te che sei proprietario di un immobile?
Se la tua casa non è in linea con i nuovi standard, sei davanti ad un bivio:
1. Ristrutturare la tua casa: intervenendo per migliorare l’efficienza energetica del tuo immobile
2. Vedere la tua casa: se non puoi permetterti di ristrutturare dovresti vendere, ma ricorda che la tua casa potrebbe diventare invendibile dopo il 2030. Quindi è importante essere tempestivi.
Come adattarsi alla normativa “case green”
Ecco alcuni consigli pratici per migliorare l’efficienza energetica del tuo immobile:
1. Isola la tua casa
L’isolamento termico è fondamentale per ridurre le dispersioni di calore in inverno e l’ingresso di aria calda in estate. Puoi intervenire su:
- Pareti: installa un cappotto termico esterno o insufflaggio in intercapedine.
- Infissi: sostituisci quelli vecchi con modelli a bassa emissività e doppi vetri.
- Tetto: isola il tetto con materiali ad alta efficienza.
2. Sostituisci la caldaia
Le caldaie obsolete consumano molta energia. Scegli modelli a condensazione o pompe di calore che offrono prestazioni superiori e riducono i consumi.
3. Intervieni sull’impianto di climatizzazione
Effettua una revisione e pulizia periodica dell’impianto. Se possibile, opta per sistemi più efficienti come il riscaldamento a pavimento o a parete.
4. Installa pannelli fotovoltaici
I pannelli fotovoltaici ti permettono di produrre energia elettrica pulita e risparmiare sulle bollette.
5. Adotta buone abitudini
Spegni le luci quando esci da una stanza, usa elettrodomestici a basso consumo energetico e regola la temperatura interna in modo responsabile.
Migliorare l’efficienza energetica della tua casa è un investimento che si ripaga nel tempo.
La vendita come scelta
Se non puoi permetterti una ristrutturazione in linea con la Direttiva case green, vendere la tua casa potrebbe essere l’unica scelta.
Se il tuo immobile non è in linea con i nuovi standard energetici, il suo valore potrebbe calare drasticamente nei prossimi anni. Le case con classi energetiche basse saranno sempre meno richieste e difficili da vendere ecco perchè è importante che tu agisca al più presto: non vuoi sicuramente trovarti con una casa invenduta o peggio svenduta.
Per chiarire eventuali dubbi o per avere maggiori informazioni non esitare a contattarmi.